La storia del cibo è un argomento molto vasto che abbraccia migliaia di anni di evoluzione. I Villanoviani, un popolo che visse nell'Italia centrale tra l'VIII e il VI secolo a.C., fecero parte di questa storia.
Sappiamo molto poco della dieta dei Villanoviani, poiché non hanno lasciato scritture o documenti scritti. Tuttavia, grazie agli scavi archeologici, siamo in grado di fare alcune supposizioni sulla loro alimentazione.
Gli scavi hanno mostrato che i Villanoviani praticavano l'agricoltura e allevavano animali come bovini, suini e ovini. Avevano anche accesso ai prodotti di origine vegetale come il frumento, l'orzo, le lenticchie e le olive. È probabile che utilizzassero il grano per preparare pane e/o pappe, mentre la carne degli animali allevati veniva consumata fresca o conservata tramite essiccazione o salatura.
Inoltre, gli scavi archeologici hanno rivelato anche una certa presenza di pesci, molluschi e crostacei nella loro dieta, suggerendo che i Villanoviani avevano accesso a fonti di acqua dolce o marina.
Un'altra caratteristica interessante della loro alimentazione è l'uso della ceramica come recipiente per la preparazione e la conservazione del cibo. Le testimonianze archeologiche hanno mostrato la presenza di vasellame ceramico decorato con motivi geometrici o animali, indicando l'importanza che il cibo aveva nella loro cultura.
Inoltre, è stato ritrovato anche un particolare tipo di recipiente chiamato "burnisher", utilizzato per pulire, lucidare e proteggere la ceramica, suggerendo che i Villanoviani avevano sviluppato delle tecniche per conservare e mantenere in buono stato i loro utensili per la preparazione del cibo.
In conclusione, sebbene sappiamo poco in modo dettagliato sulla storia del cibo dei Villanoviani, gli scavi archeologici ci hanno fornito alcune informazioni su ciò che potrebbe essere stata la loro alimentazione. L'agricoltura, l'allevamento di animali e l'uso di ceramica per la preparazione e la conservazione del cibo sembrano essere state caratteristiche fondamentali della loro cultura.