Il tartufo è un fungo che cresce sotto terra, simbiosi con le radici di alberi come querce, pioppi e tigli. La coltivazione del tartufo richiede alcune particolari attenzioni.
1. Scelta del terreno: I tartufi crescono meglio in terreni calcarei, ben drenati e con un pH compreso tra 7 e 8. È importante anche che il terreno sia ben esposto al sole.
2. Preparazione del terreno: Prima di iniziare la coltivazione, il terreno deve essere lavorato per eliminare eventuali radici o erbai. Si consiglia di dissodarlo a una profondità di circa 50 cm e di renderlo fertile con l'aggiunta di compost o letame maturo.
3. Scelta delle piante ospiti: Le piante che ospitano i tartufi sono chiamate piante tartufate. Le più comuni sono querce, pioppi e tigli, ma anche altre specie arboree come noccioli e noccioleti. Le giovani piantine vanno trapiantate nel terreno mantenendo una distanza di almeno 5-6 metri tra una pianta e l'altra.
4. Inoculazione delle piante: Per favorire la crescita dei tartufi, è necessario inoculare le radici delle piante con micorrize tartufigene. Questo può essere fatto acquistando delle piante già tartufate o utilizzando micorrize in polvere o fette di tartufo.
5. Cure e manutenzione: Durante il periodo di crescita dei tartufi, è importante mantenere il terreno umido senza che diventi troppo bagnato. È consigliabile effettuare regolari concimazioni con sostanze organiche, come letame o compost maturo.
6. Raccolta: La raccolta dei tartufi avviene di solito da ottobre a dicembre, ma può variare a seconda della specie di tartufo coltivata. I tartufi si trovano scavando a una profondità di 10-40 cm dal suolo. È importante usare degli utensili appositi, come un riccio o un cane addestrato, per trovare e raccogliere i tartufi senza danneggiarli.
È importante notare che la coltivazione del tartufo richiede tempo e pazienza. Può richiedere diversi anni prima che le piante inizino a produrre tartufi di dimensioni commerciali.